Questo progetto, voluto da due persone accomunate dalla stessa passione, inizia da qui.
Non è un voler enfatizzare la guerra, che rimane e rimarrà sempre una delle peggiori follie umane, quanto invece il voler ricordare chi venne strappato agli affetti e gettato nell'orrore.
Ricordare le sofferenze patite e chi non tornò più alla propria vita.
Di qualsiasi esercito fossero, vincitori o vinti.
La fotografia congela e rimanda a noi quei momenti.
Ci mostra i volti di ragazzi spesso anonimi e ci porta a pensare come si chiamassero, quale fosse la loro professione, se avevano mogli, figli, fratelli o sorelle, genitori.
Cosa pensavano nel momento in cui venivano fotografati, quali paure dovessero provare durante gli assalti,
i bombardamenti.
Preservare questi documenti unici, fare ricerca storica su ciascuna foto è un po' come ridare vita e voce a chiunque appaia ritratto in fotografia.
Per non dimenticare mai questi ragazzi...per ricordarci sempre quale orrore sia la guerra.
Paolo