Capitano Giuseppe Sormani
12a Compagnia, 3° Battaglione, 12° Reggimento Fanteria, Brigata Casale
Giuseppe Sormani nasce a Bologna il 19 marzo 1891 da Achille e Adele Modonesi. Nel dicembre 1908 entra nella Scuola di Parma come allievo Sergente e a novembre 1911 parte per la Libia ove rimane nove mesi partecipando a combattimenti nella zona di Zuara. Rientra nell'agosto del 1912 , sostiene gli esami per essere ammesso alla Scuola Militare di Modena e vi entra a ottobre dello stesso anno. Dopo un corso accelerato di 14 mesi alla fine di dicembre 1913 esce da essa col grado di Sottotenente destinato al 12° Reggimento Fanteria, Brigata Casale con sede a Cesena. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale parte per il fronte. Promosso Tenente Aiutante Maggiore in seconda nell'agosto del 1915. Il 1 Novembre 1915 viene ferito al braccio sinistro sul Calvario e per l'azione che lo vede coinvolto gli viene concessa la Medaglia di Bronzo al Valore Militare (D.L. del 15 ottobre 1916) con la seguente motivazione:
"Nell'assalto di una trincea nemica, bell'esempio di arditezza e coraggio, sempre in testa alla compagnia, la trascinò sulle posizioni avversarie che venivano abbandonate dal nemico sorpreso. Lasciava il comando in seguito ad una ferita, dopo essersi affermato sulle nuove posizioni raggiunte. - Podgora, 1° novembre 1915"
Ristabilitosi rientra al deposito del Reggimento a Macerata ove il 27 febbraio 1916 viene promosso Capitano.
Il 30 marzo 1916 raggiunge nuovamente il fronte.
Il 3 maggio 1916 riceve un encomio solenne e a seguito di questo, con regio decreto del 18 marzo 1923, gli viene concessa la Croce di Guerra al Valore Militare postuma.
"Il 21 luglio 1915 coadiuvò il proprio comandante di battaglione, portando ordini in terreno fortemente scoperto e battuto da fuoco nemico, e si adoprò a rianimare i soldati di una compagnia rimasta senza ufficiali, per spingerli all'assalto delle trincee nemiche"
Il 4 agosto 1916 inizia la 6a Battaglia dell'Isonzo. Nell'attacco della testa di ponte di Gorizia alla Brigata Casale, schierata per ala col 12° contro il Podgora e l'11° contro il Calvario, sono assegnati, come primo obbiettivo, l'espugnazione di questo forte pilastro e il raggiungimento della riva sinistra dell'Isonzo.
Nella mattina del 6 agosto le nostre artiglierie aprono con estrema violenza il fuoco contro le difese nemiche. Al 12° era stato affidato l'attacco di quota 240 (Podgora) e alle ore 17 viene dato ordine di avanzare. Attacca quindi la Cappelletta e le Tre Croci riuscendo a mettere piede nelle prime trincee di dette posizioni. E' proprio durante queste azioni che il Capitano Sormani cade colpito a morte.
Riceverà la Medaglia d'Argento al Valore Militare (D.L. del 7 dicembre 1916) con la seguente motivazione:
"Con violento attacco, occupava la posizione nemica e la manteneva saldamente, nonostante un repentino contrattacco del nemico, uscito improvvisamente da alcune caverne. Mentre, sprezzante del pericolo, in piedi, incitava i soldati alla resistenza, cadeva ucciso: esempio nobilissimo di valore. - Podgora, 6 agosto 1916"
Il 23 agosto il Maggiore Giuseppe Santangelo, comandante del 3° Battaglione, comunicherà il decesso del Capitano Sormani con le seguenti parole:
" Si slanciava alla testa della sua Compagnia all'assalto. Con quell'ardire e con quello sprezzo del pericolo che gli erano abituali e che provenivano dall'ardente patriottismo che l'animava, oltrepassava in pochi istanti due linee nemiche e cadeva colpito da una pallottola di mitragliatrice all'imbocco di un camminamento da cui si vedeva diggià Gorizia. La sua salma è stata ricuperata e sepolta con tutti gli onori militari che spettavano al suo grado e al suo eroismo nel Cimitero Reggimentale di Putrida".
Ulteriori immagini e informazioni sopo reperibili al sito "Storia e Memoria di Bologna" del Museo Civico del Risorgimento al seguente link:
www.storiaememoriadibologna.it/sormani-giuseppe-484726-persona
La pagina da noi acquisita in un mercatino è molto probabilmente ciò che rimane di un album purtroppo smembrato.
Distaccando le foto dalla pagina siamo riusciti a far riemergere, al retro delle stesse, le didascalie originali scritte dallo stesso
Sormani come si evince in alcune dal descriversi in prima persona.
Le fotografie sono poi state ricollocate nella medesima posizione tramite appositi angoli adesivi trasparenti dando così la possibilità di poter visionare il retro in qualsiasi momento.
"Nell'assalto di una trincea nemica, bell'esempio di arditezza e coraggio, sempre in testa alla compagnia, la trascinò sulle posizioni avversarie che venivano abbandonate dal nemico sorpreso. Lasciava il comando in seguito ad una ferita, dopo essersi affermato sulle nuove posizioni raggiunte. - Podgora, 1° novembre 1915"
Ristabilitosi rientra al deposito del Reggimento a Macerata ove il 27 febbraio 1916 viene promosso Capitano.
Il 30 marzo 1916 raggiunge nuovamente il fronte.
Il 3 maggio 1916 riceve un encomio solenne e a seguito di questo, con regio decreto del 18 marzo 1923, gli viene concessa la Croce di Guerra al Valore Militare postuma.
"Il 21 luglio 1915 coadiuvò il proprio comandante di battaglione, portando ordini in terreno fortemente scoperto e battuto da fuoco nemico, e si adoprò a rianimare i soldati di una compagnia rimasta senza ufficiali, per spingerli all'assalto delle trincee nemiche"
Il 4 agosto 1916 inizia la 6a Battaglia dell'Isonzo. Nell'attacco della testa di ponte di Gorizia alla Brigata Casale, schierata per ala col 12° contro il Podgora e l'11° contro il Calvario, sono assegnati, come primo obbiettivo, l'espugnazione di questo forte pilastro e il raggiungimento della riva sinistra dell'Isonzo.
Nella mattina del 6 agosto le nostre artiglierie aprono con estrema violenza il fuoco contro le difese nemiche. Al 12° era stato affidato l'attacco di quota 240 (Podgora) e alle ore 17 viene dato ordine di avanzare. Attacca quindi la Cappelletta e le Tre Croci riuscendo a mettere piede nelle prime trincee di dette posizioni. E' proprio durante queste azioni che il Capitano Sormani cade colpito a morte.
Riceverà la Medaglia d'Argento al Valore Militare (D.L. del 7 dicembre 1916) con la seguente motivazione:
"Con violento attacco, occupava la posizione nemica e la manteneva saldamente, nonostante un repentino contrattacco del nemico, uscito improvvisamente da alcune caverne. Mentre, sprezzante del pericolo, in piedi, incitava i soldati alla resistenza, cadeva ucciso: esempio nobilissimo di valore. - Podgora, 6 agosto 1916"
Il 23 agosto il Maggiore Giuseppe Santangelo, comandante del 3° Battaglione, comunicherà il decesso del Capitano Sormani con le seguenti parole:
" Si slanciava alla testa della sua Compagnia all'assalto. Con quell'ardire e con quello sprezzo del pericolo che gli erano abituali e che provenivano dall'ardente patriottismo che l'animava, oltrepassava in pochi istanti due linee nemiche e cadeva colpito da una pallottola di mitragliatrice all'imbocco di un camminamento da cui si vedeva diggià Gorizia. La sua salma è stata ricuperata e sepolta con tutti gli onori militari che spettavano al suo grado e al suo eroismo nel Cimitero Reggimentale di Putrida".
Ulteriori immagini e informazioni sopo reperibili al sito "Storia e Memoria di Bologna" del Museo Civico del Risorgimento al seguente link:
www.storiaememoriadibologna.it/sormani-giuseppe-484726-persona
La pagina da noi acquisita in un mercatino è molto probabilmente ciò che rimane di un album purtroppo smembrato.
Distaccando le foto dalla pagina siamo riusciti a far riemergere, al retro delle stesse, le didascalie originali scritte dallo stesso
Sormani come si evince in alcune dal descriversi in prima persona.
Le fotografie sono poi state ricollocate nella medesima posizione tramite appositi angoli adesivi trasparenti dando così la possibilità di poter visionare il retro in qualsiasi momento.