Generale Vincenzo Di Benedetto
Nato il 29 gennaio 1866 a Castrogiovanni (CS) inizia la carriera militare nel 1882 quale allievo della scuola militare.
Uscito da essa presta servizio presso i Reggimenti di fanteria 2°, 40°, 7°, 25°, 49°. Successivamente nel Regio Corpo Truppe Coloniali dell'Eritrea e, in Libia, al comando del VII° Battaglione Indigeni. Rientrato in Italia entrò nella prima guerra mondiale col grado di Tenente Colonnello col 76° R.F. poi al comando dell'85° R.F., della Brigata Taranto e della 61^ Divisione. Finita la guerra fu comandante della Divisione Generale al Ministero della Guerra e successivamente, dal 2 novembre 1927 al 22 gennaio 1932, Comandante della Regia Guardia di Finanza. Dopo il collocamento a riposo col grado di Generale di Corpo d'Armata fu nominato Senatore. Morì a Roma il 16 dicembre 1942.
ONORIFICENZE E DECORAZIONI
Croce d'Oro per anzianità di servizio, agosto 1907
Croce di Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia, novembre 1910
Encomio solenne, giugno 1915
"Attaccato da un nucleo di ribelli di forza non inferiore di quella di cui egli disponeva e muniti di due pezzi d'artiglieria, dava prova di prontezza di decisione, di arditezza, di perizia tattica e di valore personale, uscendo dalla ridotta colla parte maggiore delle forze ed attaccando e disperdendo il nemico. Argub, 22 febbraio 1914"
Croce di Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro, gennaio 1916
Medaglia d'Argento al Valor Militare, marzo 1916
"Comandante del 7° Battaglione Eritreo, concorse con capacità ed ardimento alla conquista del campo di Ettangi (18-19 giugno 1913). Nel combattimento di Zavia Es Gaffa (29 luglio 1913) e di Mduar (18 luglio 1913) seppe secondare efficacemente gli intendimenti del comandante della colonna."
Medaglia d'Argento al Valor Militare, novembre 1916
"Portò il reggimento all'attacco delle falde di Monte San Michele (Carso) mantenendolo saldo e ordinato sotto l'infuriare del fuoco nemico che produsse il sessanta per cento di perdite. Nei momenti più critici , portandosi in prima linea, esposto al fuoco avversario, fu di esempio ai suoi soldati per ardimento e per virtù militari. Monte San Michele, 22 ottobre - 5 novembre 1915"
Medaglia d'Argento al Valor Militare, dicembre 1916
"Esempio ammirevole per sereno coraggio, noncurante del pericolo, durante un violento bombardamento del nemico, che sconvolse trincee e ricoveri, rimase impavido sotto il fuoco e mantenne saldi i suoi soldati sulla posizione. Pasubio, 2 luglio 1916"
Distintivo di promozione per meriti di guerra (promozione a Maggior Generale, ottobre 1917)
Croce di Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia, dicembre 1917
Croce al merito di guerra dal comandante la 9a Armata, giugno 1918
Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia, settembre 1918.
"Assunto il comando di una divisione in condizioni difficili ed in un momento di grave crisi, con energia, valore e tenacia, seppe riportare al contrattacco le sue truppe già duramente provate. Con lotta aspra e tenace, conquistando il terreno palmo a palmo, fece rioccupare le primitive posizioni sul Piave, facendolo anche oltrepassare con una energica puntata che ci fruttò circa cinquecento prigionieri. Ristabilì i contatti con le divisioni laterali, rioccupò saldamente il suo sottosettore. Basso Piave, 18-25 giugno 1918."
Campagna di guerra 1915, 1916, 1917, 1918.
Croce di Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia, giugno 1920.
Croce di Guerra al Valor Militare per l'encomio solenne del giugno 1915. Gennaio 1922
Croce di Grand'Ufficiale dell'Ordine della Corone d'Italia. Motu proprio di Sua Maestà il Re, luglio 1922.
Medaglia commemorativa Nazionale della guerra 1915-1918 con fascette 1915,16,17,18.
Medaglia Interalleata della Vittoria
Medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia
Encomio del comandante del Corpo d'Armata di Palermo, marzo 1923.
Croce d'Oro per anzianità di servizio sormontata da Corona Reale, agosto 1924.
Encomio solenne del comandante del Corpo d'Armata di Palermo, luglio 1925.
Medaglia Mauriziana al Merito Militare di dieci lustri, settembre 1927.
Commendatore dell'Ordine sei SS. Maurizio e Lazzaro, giugno 1930.
Grande Ufficiale dell'Ordine di Skanderberg (Albania), ottobre 1930.
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona d'Italia, ottobre 1931.
Croce di Grand'Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro, gennaio 1932.
Medaglia d'oro al merito di lungo comando di reparto.
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro in occasione del suo collocamento a riposo, maggio 1940.
Il fondo è costituito da un album contenente 222 foto in vari formati e documentano l'attività dell'ufficiale in Libia, Albania, fronte italiano.
Uscito da essa presta servizio presso i Reggimenti di fanteria 2°, 40°, 7°, 25°, 49°. Successivamente nel Regio Corpo Truppe Coloniali dell'Eritrea e, in Libia, al comando del VII° Battaglione Indigeni. Rientrato in Italia entrò nella prima guerra mondiale col grado di Tenente Colonnello col 76° R.F. poi al comando dell'85° R.F., della Brigata Taranto e della 61^ Divisione. Finita la guerra fu comandante della Divisione Generale al Ministero della Guerra e successivamente, dal 2 novembre 1927 al 22 gennaio 1932, Comandante della Regia Guardia di Finanza. Dopo il collocamento a riposo col grado di Generale di Corpo d'Armata fu nominato Senatore. Morì a Roma il 16 dicembre 1942.
ONORIFICENZE E DECORAZIONI
Croce d'Oro per anzianità di servizio, agosto 1907
Croce di Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia, novembre 1910
Encomio solenne, giugno 1915
"Attaccato da un nucleo di ribelli di forza non inferiore di quella di cui egli disponeva e muniti di due pezzi d'artiglieria, dava prova di prontezza di decisione, di arditezza, di perizia tattica e di valore personale, uscendo dalla ridotta colla parte maggiore delle forze ed attaccando e disperdendo il nemico. Argub, 22 febbraio 1914"
Croce di Cavaliere dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro, gennaio 1916
Medaglia d'Argento al Valor Militare, marzo 1916
"Comandante del 7° Battaglione Eritreo, concorse con capacità ed ardimento alla conquista del campo di Ettangi (18-19 giugno 1913). Nel combattimento di Zavia Es Gaffa (29 luglio 1913) e di Mduar (18 luglio 1913) seppe secondare efficacemente gli intendimenti del comandante della colonna."
Medaglia d'Argento al Valor Militare, novembre 1916
"Portò il reggimento all'attacco delle falde di Monte San Michele (Carso) mantenendolo saldo e ordinato sotto l'infuriare del fuoco nemico che produsse il sessanta per cento di perdite. Nei momenti più critici , portandosi in prima linea, esposto al fuoco avversario, fu di esempio ai suoi soldati per ardimento e per virtù militari. Monte San Michele, 22 ottobre - 5 novembre 1915"
Medaglia d'Argento al Valor Militare, dicembre 1916
"Esempio ammirevole per sereno coraggio, noncurante del pericolo, durante un violento bombardamento del nemico, che sconvolse trincee e ricoveri, rimase impavido sotto il fuoco e mantenne saldi i suoi soldati sulla posizione. Pasubio, 2 luglio 1916"
Distintivo di promozione per meriti di guerra (promozione a Maggior Generale, ottobre 1917)
Croce di Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia, dicembre 1917
Croce al merito di guerra dal comandante la 9a Armata, giugno 1918
Croce di Cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia, settembre 1918.
"Assunto il comando di una divisione in condizioni difficili ed in un momento di grave crisi, con energia, valore e tenacia, seppe riportare al contrattacco le sue truppe già duramente provate. Con lotta aspra e tenace, conquistando il terreno palmo a palmo, fece rioccupare le primitive posizioni sul Piave, facendolo anche oltrepassare con una energica puntata che ci fruttò circa cinquecento prigionieri. Ristabilì i contatti con le divisioni laterali, rioccupò saldamente il suo sottosettore. Basso Piave, 18-25 giugno 1918."
Campagna di guerra 1915, 1916, 1917, 1918.
Croce di Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia, giugno 1920.
Croce di Guerra al Valor Militare per l'encomio solenne del giugno 1915. Gennaio 1922
Croce di Grand'Ufficiale dell'Ordine della Corone d'Italia. Motu proprio di Sua Maestà il Re, luglio 1922.
Medaglia commemorativa Nazionale della guerra 1915-1918 con fascette 1915,16,17,18.
Medaglia Interalleata della Vittoria
Medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia
Encomio del comandante del Corpo d'Armata di Palermo, marzo 1923.
Croce d'Oro per anzianità di servizio sormontata da Corona Reale, agosto 1924.
Encomio solenne del comandante del Corpo d'Armata di Palermo, luglio 1925.
Medaglia Mauriziana al Merito Militare di dieci lustri, settembre 1927.
Commendatore dell'Ordine sei SS. Maurizio e Lazzaro, giugno 1930.
Grande Ufficiale dell'Ordine di Skanderberg (Albania), ottobre 1930.
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona d'Italia, ottobre 1931.
Croce di Grand'Ufficiale dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro, gennaio 1932.
Medaglia d'oro al merito di lungo comando di reparto.
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro in occasione del suo collocamento a riposo, maggio 1940.
Il fondo è costituito da un album contenente 222 foto in vari formati e documentano l'attività dell'ufficiale in Libia, Albania, fronte italiano.