Nuove sezioni dedicate all'Aviazione della Regia Marina, al Corpo Aeronautico Militare Italiano,
all'Aviazione Francese e Inglese in Italia e all'Aviazione degli altri stati per un totale di circa 140 nuove fotografie.
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Aggiornato il fondo del Gen. Annibale Roffi con circa 150 nuove fotografie.
Nuove sezioni dedicate all'Aviazione della Regia Marina, al Corpo Aeronautico Militare Italiano, all'Aviazione Francese e Inglese in Italia e all'Aviazione degli altri stati per un totale di circa 140 nuove fotografie.
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On line il fondo Bruno Fini, appartenente al 3° Rgt. Genio Telegrafisti. Dopo la guerra di Libia nel 1917 venne richiamato finendo nel pieno della rotta di Caporetto. Fatto prigioniero venne inviato nel campo di Mauthausen dal quale riusci a far ritorno. Il fondo, composto da 65 fotografie, documenta l'attività del reggimento nelle zone di Gariunes, Foyat, Ridotta Castellaccio, Caserma della Berka, Battaglia delle Due Palme, Blockhaus Salina, Oasi Koefia, Sidi Hilsein, Fortino Palmeto, La giuliana, Sidi Daud. Se desiderate ricevere via mail tutte le news riguardanti nuovi inserimenti, approfondimenti, novità editoriali, mostre e altro compilate il form presente nel blog inserendo la vostra mail. Una volta completata la procedura riceverete una mail in cui vi verrà chiesto di attivare la vostra sottoscrizione cliccando sul link inserito nella medesima. Se non procederete cliccando sul link non potrete ricevere le news. Se in futuro non desiderate più ricevere i nostri aggiornamenti sarà sufficiente cliccare su "Unsubscrive now" in calce alle mail ricevute.
On line diapositive stereoscopiche di produzione francese In questo fondo, composto da 275 lastre stereoscopiche in vetro di 44 x 107 mm, sono presenti esemplari prodotti dalle seguenti ditte. La Stereoscopie Universelle (LSU), attiva a Parigi al 51 di Boulevard Saint-Martin Brentano's (B), attiva a Parigi al 37 di Avenue de l'Opèra Stereo Edition F.Meiller (SEM), attiva al 71b di Lamouroux-Vitry, (Seine) Service des Ventes de l'Union Nationale des Combattants (SDV), attiva a Parigi al 13 di Rue Lafayette Su tutti i libri che parlano di lame e in particolar modo di quelle adottate dagli arditi del Regio Esercito, il pugnale cosiddetto "Manico di Lima" viene descritto come di secondo e terzo tipo attribuendone l'adozione sul finire della guerra.
L'attribuzione è quindi ormai diventata, per i cultori della materia, come cosa assodata, un punto fermo. Tutto questo almeno fino a quando non emergano prove documentali e fotografiche certe che dimostrino il contrario. Nei nostri archivi è presente l'album fotografico di Edmondo Zavattari, Tenente del 19° Reggimento Cavalleggeri Guide. L'album documenta il periodo di appiedamento di tale reggimento avvenuto dal 22 maggio 1916 al 19 gennaio 1917. In particolare le fotografie, ben descritte da precise didascalie, sono state effettuate in un arco di tempo che va da giugno a novembre del 1916. In 6 di queste fotografie diversi militari appaiono col manico di lima in cintura. Dette foto hanno didascalie tra il maggio e l'agosto 1916. Appare quindi evidente come, stante a queste foto, l'adozione di questo tipo di lama da parte del R.E. sia da retrodatare di parecchio. A voi le foto con i particolari....e a voi le considerazioni. E' in libreria, per i tipi di Itinera Progetti, l'ultima fatica di Mauro Tonoli e Fausto Corsetti. Monografia dedicata all'obice 7,5 Skoda. Di seguito una breve presentazione degli autori: "Da nemico a fedele compagno per oltre 50 anni, così potremmo presentare il 7,5cm Skoda, entrato in servizio nel 1915 nell’esercito austroungarico, giudicato il miglior obice da montagna della prima guerra, acquisito come preda bellica dal Regio Esercito ha servito i reggimenti di artiglieria da montagna e di fanteria nella seconda guerra mondiale, rimanendo in servizio nell’Esercito Italiano fino agli anni ’60. Questo libro ripercorre le fasi dello sviluppo e dell’utilizzo da parte dell’esercito austro-ungarico durante la grande guerra, esponendo le caratteristiche tecniche e di funzionamento grazie all’ausilio di manuali e fotografie originali, descrivendo minuziosamente le tipologie di munizionamento attraverso fotografie da collezioni private e schemi dell'epoca." Il libro consta di 200 pagine e 300 fotografie o disegni. Indice degli argomenti: PARTE I - STORIA BREVE INTRODUZIONE SULLO SVILUPPO DELL’ARTIGLIERIA 5 Dalle origini al XV secolo 5 Dal XV al XVIII secolo 9 Il XIX secolo 12 Il XX secolo 15 I CANNONI DA MONTAGNA AUSTROUNGARICI PRIMA DELLA GRANDE GUERRA 18 LA NASCITA DEL 7,5 CM GEBIRGSKANONE M15 21 IL 7,5 CM GEBIRGSKANONE M15 NELLA GRANDE GUERRA 27 L’ADOZIONE ITALIANA 43 IL 7,5CM M15 IN EUROPA 49 IL 75/13 NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE 53 IL 75/13 DOPO L’ARMISTIZIO DEL ’43 62 IL 7,5 CM GEBK 259 E LA WEHRMACHT 63 IL 75/13 NEL SECONDO DOPOGUERRA 67 IL 75/13 OGGI 68 PARTE II - TECNICA DESCRIZIONE E MANEGGIO DEL MATERIALE 69 Bocca da fuoco 70 Slitta 73 Congegno di chiusura e di sparo 77 Affusto 89 ATTRIBUZIONI DI SERVIZIO PER IL TIRO 116 TRASPORTO DEL MATERIALE 122 STRUMENTI DI PUNTAMENTO 134 PARTE III - MUNIZIONAMENTO IL MUNIZIONAMENTO AUSTROUNGARICO NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE 137 Contrassegni sui proietti 137 I proietti 138 Spolette 151 Bossoli e cariche di lancio 156 IL MUNIZIONAMENTO ITALIANO NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE 159 Verniciatura e contrassegni secondo le Disposizioni Ministeriali del 1928-1931 160 I Proietti 161 Spolette 176 Bossoli e cariche di lancio 182 LA CASSA PORTAMUNIZIONI 186 Cassa austroungarica nella Grande Guerra 187 Cassa italiana nella Seconda Guerra Mondiale 191 IL MUNIZIONAMENTO DI ALTRI PAESI UTILIZZATORI 192 Austria 192 Germania 193 Ungheria 197 Chi fosse interessato a riceverne una copia direttamente dagli autori scriva alla seguente mail: tonolik@gmail.com E' con piacere che segnalo questo interessantissimo libro pubblicato da Davide Zamboni in questi giorni. Alcune foto che accompagnano il testo provengono da questo archivio. Ci fa molto piacere aver dato il nostro contributo ad aggiungere un ulteriore tassello alla storia della Brigata Alessandria. Trascrivo volentieri qui la descrizione inviatami dall'autore. Davide Zamboni LA BRIGATA ALESSANDRIA SULL’ALTOPIANO DI ASIAGO 1916 Breve storia dei Reggimenti di Fanteria 155° e 156° impegnati contro la Strafexpedition austro-ungarica. INTRODUZIONE Nel mese di luglio 2012 cominciai ad interessarmi, su suggerimento dell’amico Gian Paolo Bertelli, della ricerca genealogica della mia famiglia. Tra le tante ricerche, che sono tutt’oggi in corso, mi imbattei nell’elenco dei Caduti ferraresi nella Prima guerra mondiale provenienti da tutta la Provincia di Ferrara e dalla stessa Città estense: scorrendo questo elenco sollevò il mio interesse, quasi per caso, il rilevante numero di Caduti appartenenti ai Reggimenti di Fanteria 155° e 156° della Brigata “Alessandria”, nonché la presenza tra di essi, in prima battuta, di un mio omonimo per avere entrambi lo stesso cognome. Da lì approfondii la storia di questa Brigata che, alla luce delle più conosciute e doverosamente riverite brigate del nostro Regio Esercito, risultava essere meno ricercata se non quasi dimenticata ai più. Celebri le sue imprese sul fronte del Carso e dell’Isonzo, poco conosciuta la sua partecipazione ai fatti d’arme italiani contro la Strafexpedition austriaca del 1916 sull’Altopiano di Asiago. Una parentesi della sua storia, in generale purtroppo breve nella Grande Guerra come nei capitoli successivi sarà indicato, che meritava, secondo il mio parere, di essere ricercata ed approfondita, compito che mi ero prefissato di portare personalmente a termine con questo libro. Volutamente, quindi, non ho scritto un libro su tutta la storia della Brigata Alessandria, ma ho limitato la mia ricerca ad un periodo della Prima guerra mondiale ben definito in cui questa unità del Regio Esercito ha dato un apporto consistente arrivando ad essere quasi annientata, subendo perdite ingentissime tra le sue fila. Lascio ai lettori la possibilità di approfondire lo studio della storia della Brigata Alessandria anche negli altri anni di guerra rimandandoli, se lo vorranno, alla lettura di un testo che ne riassume i fatti più rilevanti, assieme a tutte le altre brigate una ad una: “RIASSUNTI STORICI DEI CORPI E DEI COMANDI NELLA GUERRA 1915-1918 – BRIGATE DI FANTERIA”, Ministero della Guerra, Stato Maggiore del Regio Esercito, Ufficio Storico – Roma. Lo stesso valga per l’analisi più approfondita di tutto quanto è riportato a corredo storico di questo libro prendendo in esame le fonti bibliografiche, d’archivio e web nelle rispettive sezioni in fondo al medesimo, la maggior parte facilmente consultabili e reperibili, anche via internet. Il lavoro sulla Brigata Alessandria sull’Altopiano di Asiago nel 1916 si è districato tra il riunire più fonti sparse in innumerevoli fonti bibliografiche che la citavano quasi marginalmente, il confrontare dati provenienti da archivi diversi, il ricercare sulla rete internet (oggi strumento indispensabile) nuove informazioni oltre a quelle già in possesso, il contattare istituti, autori, testate che avevano modo di fornire materiale su questa tematica avendola già trattata od avendo anche la sola possibilità di dare un contributo indispensabile a questo libro. Un particolare ringraziamento va, così come meglio elencato e descritto nella sezione specifica più avanti relativa appunto ai “Ringraziamenti”, a tutti quegli appassionati che hanno collaborato con lo scrivente per rendere lustro a questa parte della storia d’Italia. Un’attenzione particolare spero i lettori vorranno riservarla alla storia, riportata nelle pagine seguenti, di un eroe della Grande Guerra e della Brigata che ha meritato particolare dedizione per il suo eroismo: il Tenente Colonnello Guido Menzinger, Medaglia d’Oro al Valor Militare. Questo mio lavoro, che ben posso a giusta ragione definire certosino, ha portato ad un risultato, a mio avviso, che fornisce il meritato onore a questa Brigata e che ne ricorda un fatto d’arme importante per tutta la storia italiana nella Grande Guerra avendole dato, in quell’occasione, un supporto indispensabile perché l’offensiva austriaca non ottenesse il risultato desiderato di penetrare nella Pianura Padana veneta. Non mi resta che augurarvi buona lettura, con l’umiltà di chi scrive per passione e per abnegazione verso quegli uomini che sono Caduti per potermi permettere di ricordarli anche con questo modesto contributo. Grazie! Ferrara, 28 Febbraio 2013 Davide Zamboni INDICE INTRODUZIONE pag.7 Capitolo 1, LA BRIGATA ALESSANDRIA NELLA GRANDE GUERRA - CENNI STORICI pag. 9 Capitolo 2, LA BRIGATA ALESSANDRIA SULL’ALTOPIANO DI ASIAGO DURANTE LA STRAFEXPEDITION pag. 19 Capitolo 3, CADUTI E DECORATI DELLA BRIGATA SULL’ALTOPIANO DI ASIAGO pag. 37 Capitolo 4, IL TENENTE COLONNELLO GUIDO MENZINGER pag. 47 Appendice 1, SUL MONTE MOSCIAGH – 28 MAGGIO 1916 pag. 57 Appendice 2, LA POSTA MILITARE DELLA BRIGATA ALESSANDRIA pag. 65 Appendice 3, I CADUTI FERRARESI DELLA BRIGATA ALESSANDRIA NELLA GRANDE GUERRA pag. 71 BIBLIOGRAFIA pag. 77 FONTI DOCUMENTALI E DI ARCHIVIO pag. 79 SITOGRAFIA pag. 81 RINGRAZIAMENTI pag. 83 In copertina Cartolina postale della Prima guerra mondiale della Brigata Alessandria (collezione dell’autore). Note relative all’opera Alcune immagini pubblicate su quest’opera, così diverse fonti documentali, provengono da collezioni, archivi privati o sono appartenenti a studiosi od associazioni elencate tra i ringraziamenti e nelle didascalie; la pubblicazione è avvenuta previa esplicita autorizzazione da parte dei soggetti interessati. Al pari sono riportati testi di altre pubblicazioni: ove possibile è stata reperita l’autorizzazione alla pubblicazione integrale oltre ad indicarne direttamente la provenienza, in altri casi, dove l’autorizzazione non è stata reperita, la fonte è stata comunque maggiormente evidenziata ed i testi virgolettati e riportati in corsivo. Altre immagini appartengono all’archivio ed alla collezione privata dell’autore. Le fonti consultate sono state tutte elencante nella bibliografia, nelle fonti documentali e di archivio nonché nella sitografia che raggruppa i siti internet visitati. A questo si aggiunge la pluriennale esperienza dell’autore in cui alcune fonti devono essere interpretate come ndr. L’autore si dichiara fin da ora disponibile a valutare commenti, critiche di qualsiasi tipo su questa opera, invio di materiale inedito, scambio di informazioni e pareri, ecc. con altri appassionati e ricercatori per poter ampliare il bagaglio culturale e conoscitivo reciproco della materia trattata. Lo stesso è contattabile al suo indirizzo email zamboni.davide@libero.it . Questo libro è un’opera dell’ingegno dell’autore Zamboni Davide di carattere creativo che appartiene alla letteratura. Ogni riproduzione è vietata senza l’esplicita autorizzazione dell’autore. I diritti sulle immagini ed altro materiale che venga indicato come non appartenente all’autore, cioè che ne sia stato concesso l’uso per questo libro, sono riservati ai relativi titolari. Il libro è stato stampato per conto esclusivo dell’autore, in quanto edizione privata, dalla Digital book s.r.l. -Cerbara - Città di Castello (PG); il medesimo testo è fornito digitalmente dall’autore a sua discrezione così le copie cartacee ed il libro stesso. L’autore, Davide Zamboni E’ nato nel 1982 a Ferrara, dove vive e presta servizio in un Ente Locale. Da sempre appassionato di storia, colleziona militaria italiana dalla Prima alla Seconda guerra mondiale e si dedica con grande passione alla ricerca storica relativa a questi periodi storici. Da molti anni è donatore di sangue AVIS. Ha pubblicato studi e saggi su importanti siti internet e su “Milites” (la rivista storico-militare della casa editrice Marvia). Nel 2010 ha pubblicato, insieme all’amico Marcello G. Novello, il libro “Sotto un’unica bandiera – La Croce Rossa Italiana nella seconda guerra mondiale”, Marvia Edizioni. Come richiedere il libro Il libro è un’edizione privata pubblicata direttamente dall’autore senza fini commerciali. Per avere informazioni su come avere questo libro è necessario contattare lo stesso autore al suo indirizzo email: zamboni.davide@libero.it Ferrara, Marzo 2013 |
AutoriPaolo Archivio
August 2021
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