Grande Guerra Photo Archive
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Sulle squadriglie auto mitragliatrici blindate, una foto e documenti cartacei.

31/8/2021

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​Recentemente abbiamo acquisito una bella fotografia che ritrae un militare seduto a bordo di un'autoblindo Lancia 1ZM. L'acquisto è avvenuto sulla nota piattaforma on line e la foto allegata era abbastanza chiara da permetterci di apprezzare i dettagli della Lancia, compreso la bella scritta "MONTELLO" sulla fiancata, ma non abbastanza per poter identificare i vari fregi sull'uniforme del militare. Tutto quello che riuscivamo a cogliere era che si trattava di un Capitano. Appena avuta la foto abbiamo provveduto alla sua pulizia e alla digitalizzazione in alta definizione. Ingrandendo a monitor la stessa  simo rimasti colpiti dalla leggibilità dei dettagli uniformologici, dettagli che si sono rivelati molto interessanti e inaspettati. 

Sulle spalline il nostro capitano porta la tipica fascetta nera a caratteri bianchi atta a identificare l'unità di appartenenza. In questo caso la sigla è composta dai caratteri XI.S.A.M.B. che lo identificano come appartenente alla 11a (XI) Squadriglia Auto Mitragliatrici Blindate.
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​Sulla manica sinistra è cucito il fregio dei Mitraglieri Autoblindate S.Etienne sormontato dal numero romano XI sempre ad indicare l'11a Squadriglia. In tante foto che ci sono passate sotto gli occhi è la prima volta che vediamo questo specifico fregio per i Mitraglieri Autoblindate S.Etienne e non lo avevamo nemmeno mai visto nelle varie tavole riguardanti i fregi del Regio Esercito.
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​Sul berretto il fregio fanteria sormontato da quello Mitraglieri Autoblindate S.Etienne.
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​La foto, stampata a Bologna, è databile dal 1918 stando alle 4 stellette applicate sul nastrino delle fatiche di guerra ma purtroppo non ci fornisce informazioni riguardanti il nome del nostro Capitano. Possiamo però ipotizzare che fosse il comandante dell'11a Squadriglia sulla base di un interessante libretto acquistato proprio alcuni giorni fa in un mercatino. 
Il libretto è stampato dal COMANDO 4a ARMATA, Ufficio Operazioni e contiene le formazioni organiche riguardanti la fanteria tra cui le Squadriglie e Sezioni Automitragliatrici. Proprio per le Squadriglie,  secondo la circolare del Comando Supremo 29500 del 27 settembre 1916, viene indicato come comandante di queste  proprio un Capitano.

​Di seguito le pagine di detto libretto.

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​Riguardo l'11a Squadriglia le cose non succedono mai per caso. Proprio nel fondo fotografico del Generale Annibale Roffi in nostro possesso sono presenti diverse fotografie che ritraggono le autoblindo della suddetta Squadriglia a Innsbruck durante il periodo d'occupazione del Tirolo da parte del III° Corpo d'Armata. Tale impiego è testimoniato da un documento della 75a Divisione (facente parte del III° Corpo d'Armata) datato 1 febbraio 1919 che elenca i vari reparti alle sue dipendenze e la loro dislocazione. Tra di essi vi è appunto l'11a Squadriglia così dislocata:

- Comando e 1a Sezione a Mils
- 2a Sezione a Zams
- 3a Sezione a Karres


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Documento tratto dal libro "1918 - 1920 DAL PIAVE AD INNSBRUCK. L'occupazione dell'Esercito Italiano in Tirolo" di Corrado Pasquali, Temi Editrice 2007
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Le Lancia 1ZM schierate sulla piana di Innsbruck l'11 maggio 1919.

In ultimo, sempre per il discorso sulle strane coincidenze, tempo fa realizzammo un modello di una Lancia dell'11a Squadriglia ambientata proprio a Innsbruck:
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On line l'album di un artigliere appartenente al K.u.K. mobile 9 cm. Kanonen Batterie 3 der Festung Krakau

2/9/2020

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Album di piccolo formato appartenuto ad un anonimo artigliere austriaco inquadrato nel  "K.u.K. Mobile 9 cm. Kanonen Batterie 3 der Festung Krakau".

​Questo album non presentava alcuna didascalia o altra indicazione che potesse aiutarci a contestualizzarlo se non , esaminando le foto, identificare il militare come appartenente ad una unità d'artiglieria. Rimuovere le foto dalle pagine si è rivelata, come spesso accade, una mossa vincente. Diverse fotografie si sono infatti rivelate fotocartoline scritte e spedite a Vienna con tanto di timbro postale civile o militare e timbro del reparto, quasi tutte le altre presentavano la didascalia manoscritta indicante il luogo. Grazie a questi preziosi dati storici siamo quindi riusciti a ricostruire, per quanto possibile, la storia di questo militare e il reparto d'appartenenza.

Ci sono venuti in aiuto e ringraziamo per il prezioso contributo:
Marco Mantini, storico esperto del fronte carsico-isontino, autore di diversi saggi storici. Collabora con il museo di Caporetto (Kobarid) ed è consigliere del Gruppo ricerche e studi Grande Guerra della Società Alpina delle Giulie di Trieste.

​Mauro Ambrosi, curatore del sito "I caduti del Carso nella Grande Guerra"
Ulrich Biroth che ha curato la non facile traduzione dei testi manoscritti delle cartoline e delle didascalie.

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Vai alla pagina del K.u.K. mobile 9 cm. Kanonen Batterie 3 der Festung Krakau
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Colonnello Guglielmo Marescotti, Capitano Giuseppe Sormani e Sotto Tenente anonimo sezione mitraglieri

14/12/2019

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Sono on line i seguenti album:

Colonnello Guglielmo Marescotti,
già comandante del 76° Reggimento fanteria, Brigata Siena e 4° Reggimento Fanteria Brigata Piemonte

Capitano Giuseppe Sormani, 
12° Reggimento Fanteria, Brigata Casale

Sottotenente anonimo,
​sezione mitraglieri sconosciuta

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Vai agli album del Colonnello Guglielmo Marescotti
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Vai all'album del Capitano Giuseppe Sormani
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Vai alle foto del Sotto Tenente anonimo, sezione mitraglieri sconosciuta
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Nuove lastre stereoscopiche francesi

23/9/2019

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Recentemente abbiamo acquisito circa 300 nuove lastre stereoscopiche francesi arrivando così a  547 lastre conservate nel nostro archivio. Con l'occasione abbiamo riorganizzato la pagina a loro dedicata suddividendole per produttore. E' stato un lavoro impegnativo tra digitalizzazione, ricerca, compilazione di metadati e altro. Dobbiamo qui ringraziare uno dei massimi esperti di fotografia 3D della prima guerra, Doug Jordan, che oltre ad essere un appassionato collezionista, assieme a Bob Boyd gestisce forse il più esaustivo e completo sito riguardante la fotografia stereoscopica della Prima Guerra Mondiale. Senza il loro aiuto sarebbe stato molto complicato se non impossibile catalogare correttamente le nostre lastre.
Accedendo alla pagina, cliccando sul pulsante sottostante, potrete visionare tutte le 547 immagini ed accedere al sito di Doug e Bob.
​Buona visione.
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Vai alla pagina delle lastre stereoscopiche francesi
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Nuovamente on line

29/8/2019

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Simo nuovamente on line col nostro archivio.
Una breve pausa di qualche giorno per riordinare il database. Abbiamo inoltre cambiato qualche immagine di testata delle varie sezioni e creato nuove pagine dedicandole ognuna alle varie nazioni belligeranti.

​Lo staff
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Temporaneo offline della sezione archivio Prima Guerra Mondiale.

26/8/2019

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​Per riordino e riorganizzazione la sezione riguardante l'archivio foto della Prima Guerra Mondiale rimarrà offline fino a data da destinarsi.
Ci scusiamo per il disagio e ci auguriamo di tornare presto online...lavoro e famiglia permettendo.

​Lo staff.


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On line le foto dello Sturmbataillon Von Breuning, Preußische Sturm-Bataillons Nr 16 - 2. (Württ.) Kompanie.

11/8/2019

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​L'undicesima battaglia dell'Isonzo fu una sorta di campanello d'allarme per il comando austriaco. L'imperatore Karl e il nuovo comandante in capo generale Straussenberg, convinti di non riuscire a reggere una ulteriore spallata, decisero di chiedere supporto ai tedeschi. 
Il generale Ludendorff preferiva però concentrare gli sforzi sul fronte orientale e dopo qualche esitazione il 18 settembre diede l'ok alla "Operation Waffentreue" inviando sette divisioni prelevate dalla Francia e dal fronte orientale. Queste divisioni formarono la 14 Armée comandata  dal generale Otto Von Below ed era composta dall'Alpen Korps, Jäger Div, 5 Jnf Div, 12 Jnf Div, 26 Jnf Div, 117 Jnf Div e il 200 Jnf Div. Tra esse vi erano il Wurtenbergische Gebirg bataillon e tre Sturmbataillonen formati per l'occasione da compagnie provenienti da altre formazioni : lo Sturmbataillon Gaerne, lo Sturmbataillon Graeve e lo Sturmbataillon Von Breuning, così chiamati dal nome dei rispettivi comandanti. Il Von Breuning era composto da una MaschinenGewehr(MG) Kompanie, una MinenWerfer(MW) Kompanie, Flammenwerferzug,  la 2a Kompanie dello Sturmbataillon14, la 2a Kompanie dello Sturmbataillon16 e l' InfanterieGeschützBatterien (IGB) 9.

Lo Sturmbataillon Breuning parte dalla stazione di Metz (cittadina francese attuale capoluogo del dipartimento della Mosella) il 2 ottobre 1917. Arrivati in Italia da Caldonazzo salgono in teleferica in zona Cima Larici. In Ottobre sono impiegati sul Monte Ortigara. Il 22 dello stesso mese, via Tarvisio, Serpenizza, Cividale passano il Tagliamento e raggiungono Miane (TV). Dal 9 novembre al 3 dicembre sono sulla sponda del Piave in zona San Vito, Segusino e Vas. Prendono poi posizione di combattimento sul Monte Tomba. Rientrano poi a Primolano e vanno in riposo a San Michele all'Adige. Terminato il riposo verso il 15 dicembre rientrano a Baden per corsi di formazione e successivamente vendono trasferiti nei Vosgi.
Vai alle foto dello Sturmbataillon Von Breuning
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ON LINE L'ALBUM DI  UN ARTIGLIERE ANONIMO. Carso - Piave

11/8/2019

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On line un piccolo album contenente 27 fotografie ambientate sul Carso e Piave di un Artigliere anonimo.

​Di rilevo la presenza di una fotografia che documenta la 4a vittoria del pilota Sottotenente Giannino Ancillotto ottenuta col suo Nieuport 11 il 3 novembre 1917 nei cieli di Rovarè. L'aereo abbattuto era il DFW C.V. FA14 tedesco pilotato dall'Unteroffizier Whilhelm Noss e l'osservatore Leutenant Richard Monninghof, entrambi deceduti.

Veliki Kribak, Dolina S. Barbara, Dolina dei Morti, Nad Logem, Dolina D'Annunzio, Faiti, Dolina Bellagio, Oppachiasella,  Golnek, Ternova, Rovarè, Salgareda, Pezzan, Isola Stromboli, Grave di Papadopoli, Salettuol, Saletto di Piave, i luoghi citati nelle didascalie.
Vai all'album dell'Artigliere anonimo
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ABSCHNITT ADAMELLO 1915 - 1918. Cronache di guerra dei reparti Austro-Ungarici dalla Presanella alla Val San Valentino

6/3/2019

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​Il 26 ottobre 2018, presso l'Auditorium comunale di Carisolo, l'Ente Parco Naturale Adamello Brenta ha presentato al pubblico la sua ultima pubblicazione dal titolo "Abschnitt Adamello 1915 - 1918. Cronache di guerra dei reparti Austro-Ungarici dalla Presanella alla Val San Valentino". Il corposo volume, scritto da Tommaso Mariotti e Rudy Cozzini, descrive in maniera dettagliata e approfondita i fatti di guerra che si consumarono sui ghiacciai dell'Adamello e della Presanella nei quattro anni in cui imperversò, furiosa, la cosiddetta "Guerra Bianca".
Il volume ci è stato consegnato oggi e ad una prima visione si presenta molto interessante e ben fatto. Abbiamo contribuito alla sua realizzazione fornendo agli autori diverse fotografie dal nostro archivio riguardanti il
Feldjäger Bataillon Nr. 8 impegnato negli stessi luoghi oggetto del volume.
Riportiamo il comunicato stampa emesso dall'Ufficio Stampa della Provincia Autonoma di Trento.


"Una storia che si potrebbe pensare sia già stata scandagliata in ogni minimo dettaglio ma che, in realtà, finora è stata raccontata perlopiù da parte italiana. Grazie allo studio della documentazione originale reperita nell’Österreichisches Staatsarchiv di Vienna dai ricercatori Nicola Fontana e Alessandro Livio, questo corposo volume affronta gli stessi accadimenti, ma da parte austriaca.
Attraverso ordini di battaglia, diari di giornata, mappe, memorie, testimonianze e la bibliografia già esistente, gli autori Tommaso Mariotti e Rudy Cozzini sono riusciti pazientemente a rivisitare i fatti così come sono stati affrontati dall’impero e dalle truppe asburgiche, andando quindi a colmare una conoscenza rimasta fino ad oggi superficiale.
Non solo tattica e strategia, il libro sa far affiorare tristemente tutto il dramma della guerra. Migliaia di combattenti occuparono stabilmente un ambiente al limite delle possibilità di sopravvivenza, conducendo una duplice lotta, da una parte, contro il rivale e, dall’altra, contro condizioni ambientali estreme ed avverse. Delle 50-60.000 vittime che si ebbero sul fronte Ortles – Adamello – Giudicarie, solo un terzo cadde in operazioni belliche, mentre le altre morirono per il freddo, la fame e le malattie. Interessante in tal senso è l’approfondimento contenuto nel libro relativo alle sepolture e ai cimiteri di guerra in Val Rendena, curato da Stefano Morghen.
I testi sono corredati da mappe storiche, rielaborate in 3D grazie agli strumenti informatici, e da un’importante dotazione fotografica proveniente dalle banche dati digitali e da collezioni private, generosamente messe a disposizione dai proprietari.
“E’ un interesse che coltivo da sempre.”. Racconta Rudy Cozzini, assistente ambientale dell’Ufficio tecnico del Parco e promotore del progetto. “Il censimento delle opere campali, a cui ho collaborato come Guardiaparco, mi ha spinto a proporre all’Ente di realizzare un inedito di questo genere. Il grande appoggio è arrivato dal Presidente Joseph Masè e, dopo due anni intensi che hanno fatto sintesi anche di tutti gli sforzi e le ricerche del passato, abbiamo raggiunto questo traguardo, proprio nell’anno in cui si concludono le commemorazioni del Centenario del Primo Conflitto Mondiale.”.
La pubblicazione ha potuto contare anche sul supporto concreto della Comunità delle Giudicarie e della Sovrintendenza dei beni culturali – Ufficio beni archivistici, librari e archivio provinciale della Provincia autonoma di Trento."

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December 21st, 2018

21/12/2018

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